In gran parte delle città Pugliesi ,come in alcune Regioni italiane, soprattutto nel sud Italia, le raccolte differenziate non sono di qualità, essendo le frazioni estranee significative, e spesso si ricorre ad impianti intermedi – CENTRI COMPRENSORIALI (prima del conferimento agli Impianti di Selezione) che separano le frazioni estranee in modo da conferire agli impianti di selezione flussi di rifiuti adeguati agli standard di qualità imposti dai consorzi di filiera. Tali impianti pur rappresentando un’utile soluzione contingente (poiché consentono di ricevere i contributi alla raccolta) non solo aumentano il costo complessivo della raccolta (per la pre-pulizia della plastica, che è la frazione normalmente più sporca, si possono spendere anche un centinaio di euro a tonnellata!), ma diminuiscono drasticamente l’opportunità per i comuni di migliorare stabilmente la qualità della raccolta differenziata attraverso interventi strutturali.
Spieghiamo, intanto, alcuni passaggi relativi alla RACCOLTA DIFFERENZIATA, in modo da avere più chiarezza e semplicità nell’apprendere l’importanza di un impianto di selezione in un’area geografica di un territorio vasto come quello del capoluogo pugliese. Infatti Selectika è in progettazione sin dal 2018.
La Raccolta Differenziata, rispetto ad una raccolta unica ed indifferenziata, ha dei costi aggiuntivi che vengono in parte compensati dai contributi per la raccolta differenziata degli imballaggi, riconosciuti dai sistemi di responsabilità estesa del produttore (CONAI e i consorzi di filiera), erogati però a fronte di standard qualitativi moderatamente elevati.
La frazione di rifiuti di imballaggio costituisce una quota consistente all’interno del rifiuto urbano nella sua globalità; pertanto è necessario non derogare da una raccolta di qualità, che minimizza i contributi dei consorzi di filiera a scapito della sostenibilità economica della stessa raccolta dei rifiuti.
Le raccolte differenziate di imballaggi (carta, plastica, metalli, vetro) vengono normalmente conferite ad IMPIANTI DI SELEZIONE (CSS) e preparazione per il riciclo, nei quali avviene anche la misurazione della qualità della raccolta e la successiva formale consegna al consorzio di filiera corrispondente. La misurazione della qualità è effettuata a campione e consiste in una analisi merceologica volta a stabilire se nel flusso conferito vi siano eccessive frazioni estranee che ne pregiudicherebbero il riciclo stesso.
Nel caso in cui le analisi merceologiche effettuate sui flussi conferiti facessero emergere una quantità di frazioni estranee superiore ai limiti stabiliti, non solo per il singolo carico non si riceverebbe il contributo alla raccolta ma tutti i conferimenti dell’intero periodo.
A solo titolo esemplificativo un buon modello di raccolta dovrebbe prevedere:
- contratti che prevedano incentivi per il gestore a fronte di obiettivi di quantità e qualità delle raccolte
- raccolta porta a porta (eventualmente completata con raccolte selettive di particolari frazioni)
- tariffazione puntuale
- periodiche campagne di comunicazione e sensibilizzazione delle utenze (eventualmente mostrando anche i risultati di efficacia ed efficienza connessi ai comportamenti delle utenze e relativi ai servizi erogati dal gestore)
- controlli sui conferimenti da parte delle singole utenze e sanzioni in caso di scorretti comportamenti
Nella Regione Puglia i quantitativi pro-capite raccolti e conferiti ai consorzi di filiera sono limitati rispetto alle regioni più performanti. Per quel che riguarda i corrispettivi totali e pro-capite versati dai singoli consorzi di filiera, il valore pro-capite rende evidente che la qualità media della raccolta è spesso scarsa e questo non consente di coprire adeguatamente i costi di raccolta motivo per il quale la tassa rifiuti continua a crescere.
In sostanza la sostenibilità dell’Economia Circolare passa attraverso una buona raccolta differenziata che viene conferita direttamente agli Impianti di Selezione (CSS) senza passaggi intermedi attraverso i (CC) con un notevole impatto positivo sui bilanci dei Comuni.