Quelli non riciclabili possono essere usati come combustibili
(ANSA) – ROMA, 08 AGO – Dai rifiuti può arrivare “un contributo all’indipendenza energetica del Paese”, in particolare da quelli non riciclabili da cui, “se debitamente trattati, è possibile ricavare i Combustibili Solidi Secondari (Css), utilizzabili nelle cementerie italiane in parziale sostituzione dei combustibili di origine petrolifera” e in grado di garantire “minori emissioni complessive e un contributo alla gestione dei rifiuti”.
Lo afferma Federbeton Confindustria, la federazione di settore delle associazioni della filiera del cemento, del calcestruzzo, dei materiali di base, dei manufatti, componenti e strutture per le costruzioni.
“A Kilometro Zero, disponibili in abbondanza tanto da doverli esportare, bruciare negli inceneritori o inviare in discarica: i rifiuti non riciclabili, il cosiddetto ‘secco’, ma anche tessuti, carta e cartoni o altro non riciclabile, rappresentano una risorsa preziosa, un tassello importante nella strada per l’indipendenza energetica del Paese” spiega Federbeton in una nota.